(ANSA) - NAPOLI, 28 FEB - Chiama in causa il divario di cui
soffre la Campania ed il mezzogiorno e, in occasione
dell'inaugurazione dell'anno giudiziario, il presidente della
Corte dei Conti della Campania, Michele Oricchio, in merito ai
fondi del Pnrr sottolinea che "le risorse pubbliche si prestano
ad essere intercettate, cannibalizzate e sperperate senza alcuna
adeguata capacità programmatoria e progettuale chiamando in
causa responsabilità che non possono essere solo amministrative
o penali".
"Tale quadro a tinte sicuramente fosche richiama tutta la
classe dirigente meridionale ad un'assunzione forte di
responsabilità e di iniziativa per allontanare il rischio che i
flussi di spesa pubblica facilitata dal Pnrr e l'urgenza di
utilizzare i relativi fondi possano favorire nuovi imbarazzanti
sprechi consumati attraverso progetti ed azioni che non
rispondono alle concrete esigenze locali, non tengono conto dei
"costi di gestione" delle opere che, ove realizzate nei ridotti
termini imposti, andranno spesso a pesare sui bilanci degli enti
locali nel cui territorio cadono senza effettivi miglioramenti
sulla qualità della vita dei cittadini".
"E' un grido d'allarme che non può essere soffocato in
questa autorevole sede: gli sperperi e la malagestio delle
risorse pubbliche sono dietro l'angolo e su di esse la Corte
deve svolgere le sue funzioni di controllo e giurisdizione con
la massima attenzione ma a ciò si frappongono ostacoli che,
francamente, non ci si aspetterebbe di incontrare in un Paese
"normale", aggiunge. (ANSA).