(ANSA) - ROMA, 08 SET - Con una "sentenza già definita storica" il Tar del Lazio ha annullato il provvedimento con il quale il ministero del Lavoro aveva bocciato la decisione dell'Epap (Ente di previdenza pluricategoriale di Geologi, Chimici, Attuari, Dottori Agronomi e Forestali) per "una maggiore rivalutazione dei montanti sulla base dei quali si calcola la pensione degli iscritti. "La porta per una giusta rivalutazione dei montanti, - ha dichiarato il Presidente dell'Ente Arcangelo Pirrello - più che aperta è spalancata. L'importante risultato assume connotati storici anche per i contenuti, chiari e forti, della sentenza del Tar che si estendono a tutti gli altri Enti di previdenza dei professionisti aderenti all'Adepp", considerato che questi ultimi, "abbracciando le tesi della delibera dell'Epap, si erano costituiti ad adiuvandum". Per il numero uno della Cassa, "l'interpretazione finora accettata, secondo la quale la rivalutazione dei montanti è equivalente alla media quinquennale della variazione del Pil nominale (che per il 2014 è negativa, -0,1927%, e che per legge è stata 'accordata' allo 0%), è crollata grazie alla delibera dell'Epap bocciata dal ministero del Lavoro e reintrodotta dal Tar Lazio. D'ora in poi, secondo il Tar Lazio la media quinquennale della variazione del Pil deve ritenersi come un valore minimo". A giudizio di Pirrello "la portata della sentenza è immensa e va ben al di là della rivalutazione dei montanti poiché riconosce (ancora, se ce ne fosse bisogno) l'autonomia degli Enti privati o privatizzati a migliorare le pensioni degli iscritti con risorse proprie e senza far ricorso ai fondi dello Stato".(ANSA).