(ANSA) - LECCE, 27 OTT - "Una legislazione fiscale caotica,
per contenuti e per metodi, che non ci lascia respirare. Un
quadro economico in disgregazione, che non ci porta il lavoro
che vorremmo. Rappresentanti di categoria criptici, che
procedono manu militari in riforme di cui non conosciamo neanche
il contenuto. Si tratta, ora, di intervenire, individualmente e
collettivamente, per cambiare le cose". E' questo l'allarme
lanciato oggi a Lecce, nel corso del VI meeting nazionale AIDC,
da Andrea Ferrari, presidente dell'Associazione Italiana Dottori
Commercialisti ed Esperti Contabili.
"Sono molti i motivi di protesta di una categoria che si vede
attaccata da più fronti. Bisogna smettere - dice Ferrari - di
subire passivamente quanto accade e riprendere, rivendicandolo,
il nostro ruolo di attori della realtà del Paese. Intervenire,
in maniera determinata e precisa, sul nostro futuro, per il
nostro futuro. Non basta attribuire il suffisso '4.0' a cose
vecchie per renderle nuove: le cose vanno cambiate,
drasticamente". "Non esiste - conclude - una burocrazia 4.0. La
burocrazia deve essere arginata, razionalizzata. Non è oltremodo
tollerabile una riforma fiscale che si dice moderna, ma che ci
riduce ad impiegati del fisco. Non è infatti accettabile il
continuo riversamento di attività di competenza della pubblica
amministrazione sulle spalle del contribuente e, quindi,
direttamente sulla nostra categoria. Se è pur vero che la
riforma digitale deve essere fatta, non si può prescindere dal
rivendicare che sia fatta con il concorso dei dottori
commercialisti e non sulla loro pelle".(ANSA).