(ANSA) - ROMA, 23 NOV - "L'estensione alla Guardia di
Finanza della disponibilità dei dati bancari dei contribuenti
mostra una preoccupante deriva militarista nella gestione della
materia tributaria. La direzione pare opposta alla richiesta di
AIDC di porre lo Statuto dei Diritti del Contribuente come
fulcro costituzionale nel rapporto tra cittadino e fisco". E'
quanto ha dichiarato il presidente dell'Associazione italiana
dottori commercialisti (Aidc) Andrea Ferrari, a seguito del via
libera della commissione Finanze del Senato all'emendamento al
Decreto fiscale, che consente alla Guardia di Finanza di
accedere ai conti correnti bancari e conservare i dati per 10
anni. "Un quadro - tra condoni, regimi fiscali mai ben delineati
e caos normativo - che si oppone con violenza ad una presunta
modernizzazione della macchina tributaria, che vorrebbe essere
rappresentata anche dall'introduzione di strumenti quali la
fattura elettronica, ma crolla demolita dalla evidenza della
vetustà del pensiero sottostante", ha proseguito. "Caos
normativo e minaccia inquisitiva sono sempre stati, nel nostro
Paese, humus per la crescita di diffusi fenomeni evasivi,
avallati da consulenti squalificati ed improvvisati come quelli
che vediamo prepotentemente affacciarsi nel mercato di
riferimento della nostra categoria. Non possiamo che invocare un
ravvedimento operoso, ed urgente, nella gestione della materia
tributaria", ha concluso il vertice del sindacato professionale.
(ANSA).