(ANSA) - ROMA, 19 APR - "La storia infinita della
riduzione/eliminazione delle cosiddette 'tax expenditure' ovvero
le varie detrazioni, deduzioni e benefici fiscali è tornata alla
ribalta, data la necessità di recuperare risorse per la
prossima Legge di Bilancio e scongiurare l'aumento dell'Iva,
evidenzia come tutto ciò si ripeta ciclicamente". A pensarla
così il presidente dell'Int (Istituto nazionale tributaristi)
Riccardo Alemanno, rammentando che "avevamo anche partecipato
all'apposito tavolo, istituito dall'allora Ministro
dell'Economia Giulio Tremonti nel 2011, con il nostro
coordinatore della commissione nazionale fiscalità Giuseppe
Zambon: giornate di discussioni, pagine e pagine di indicazioni,
addirittura ne erano state individuate oltre 700 tipologie,
partendo dalle appena 200 già censite dal Mef, ma - sottolinea
il professionista - poi non se ne fece nulla". Il vertice
dell'associazione dei tributaristi afferma di comprendere "che
non sia semplice stabilire quali siano inutili, o addirittura
dannose, in quanto se anche lo fossero, non lo sarebbero per
tutti ovviamente. Bisognerebbe però che oltre al taglio delle
'tax expenditure', anche se nessuno ancora indica quali, si
riducessero in modo drastico i costi da burocrazia. Il Paese non
ha bisogno solo di uno choc fiscale, ma anche e forse
soprattutto di uno choc burocratico, mettendo al centro
dell'opera del Legislatore l'interesse dei contribuenti, magari
di quelli corretti. Questa sì sarebbe una rivoluzione", si
chiude la nota. (ANSA).