(ANSA) - ROMA, 21 MAG - "I ritardi e le incertezze nella
definizione delle regole e norme relative agli Indici sintetici
di affidabilità fiscale (Isa) rappresentano un'ulteriore
violazione dei diritti dei contribuenti", protetti con uno
Statuto disciplinato da una legge del 2000. A sottolinearlo, in
una nota, l'Associazione italiana dottori commercialisti (Aidc)
e l'Unione nazionale giovani dottori commercialisti ed esperti
contabili (Ungdec), che "ritengono indispensabile che si
adottino gli opportuni provvedimenti a tutela ed in difesa dei
contribuenti, e dei professionisti che li assistono, vista
l'impossibilità di applicazione dello strumento". E' "del tutto
evidente - affermao i presidenti dei sindacati di categoria
Andrea Ferrari e Daniele Virgillito - che la partenza non potrà
essere il primo luglio", e si appellano alle Istituzioni, per
"non arrivare sul filo di lana con provvedimenti di differimento
dei termini". A "circa 51 giorni dalla scadenza per il pagamento
delle imposte e senza che, ad oggi, sia stato ancora rilasciato
il software, si aggiungono le complessità derivanti dalle
tortuose modalità tecniche di gestione e dalle complicazioni
della struttura e del funzionamento delle 'pagelle' dei
contribuenti", concludono i vertici di Ungdcec e Aidc. (ANSA).