(ANSA) - ROMA, 23 SET - Una "sconfitta" esser nelle
condizioni di "non poter dire ai nostri clienti il 'peso' del
loro carico fiscale", a causa delle "anomalie" registrate con lo
strumento che è subentrato agli studi di settore, gli Isa
(Indici sintetici di affidabilità fiscale): è così che i
sindacati dei commercialisti Adc, Aidc, Anc, Andoc, Fiddoc, Sic,
Unagraco, Ungdcec e Unico hanno inquadrato il proprio disagio,
questa mattina, presentando alla Camera dei deputati
l'astensione dal lavoro, che partirà il 30 settembre con il
mancato invio degli F24, protesta che, fedele a quanto stabilito
dal loro codice di autoregolamentazione sullo sciopero, "non
provocherà nocumento ad alcuno", scandiscono i vertici delle
associazioni. "Chiediamo una vera semplificazione fiscale,
perché ogni volta che si fa una legge per il recupero
dell'evasione si aggiunge un adempimento: ne sono stati contati
53 nuovi, a partire dal 2015", obblighi tributari che, hanno
dichiarato, "si sommano a 20 annni di burocratizzazione che non
trova alcun appiglio nelle promesse di semplificazione" da parte
dei governi che si succedono. A portare la "solidarietà e
l'appoggio" ai commercialisti il vicepresidente della
commissione Finanze di Montecitorio Alberto Gusmeroli (Lega):
"Mi unisco all'appello" al ministro dell'Economia Roberto
Gualtieri per "abolire, o render facolativi per il 2018 gli
Isa", che "sono di per sé poco affidabili", e stanno presentando
delle "distonie", poiché, ha sottolineato, "vi sono contribuenti
che dichiarano redditi molto alti e si ritrovano ad avere valori
bassissimi", e viceversa. (ANSA).