(ANSA) - ROMA, 29 OTT - "I regimi di vantaggio rappresentano
per noi giovani un giusto strumento sotto il profilo
fiscale-amministrativo per riuscire ad avviare un'attività,
imprenditoriale o professionale che sia, riducendo i costi di
avviamento e di gestione che molte volte non permetterebbero
nemmeno l'apertura di una Partita Iva. Preso però atto delle
ipotesi che il Governo sta facendo sul regime forfettario, come
ad esempio andarne a modificare i contenuti suddividendo in due
categorie i contribuenti, chi ha un fatturato fino a 30.000 euro
e chi ha un fatturato fra 30.000 e 65.000 euro, si prospetta
per questi ultimi l'aggiunta di ulteriori adempimenti come
determinare il reddito analiticamente con ricavi e costi, voglio
evidenziare che ciò si tradurrebbe in aggravio di costi e di
adempimenti per il contribuente". Lo afferma, in una nota, il
coordinatore nazionale dei giovani tributaristi dell'Int
(Istituto nazionale tributaristi) Alessandro Della Marra, che
interviene dopo la richiesta di non variare l'attuale regime "al
fine di una stabilità normativa, che già di per sé costituirebbe
una semplificazione", inviata al ministero dell'Economia dal
presidente dell'Int Riccardo Alemanno. "Pur comprendendo le
problematiche di bilancio e di risorse dello Stato, la continua
variazione legislativa sarebbe un ulteriore problema per noi
giovani, che abbiamo sempre più bisogno della tanto citata
semplificazione fiscale e della possibilità di costi ridotti
soprattutto nella fase iniziale delle nostre attività, per
questo ritengo che il regime forfettario, che già è stato
limitato del suo secondo step per i redditi fino a 100.000 euro,
non debba essere variato, poiché così come composto è un buon
incentivo per un giovane che decida di aprire una Partita Iva
nel nostro Paese, chiude Della Marra. (ANSA).