(ANSA) - ROMA, 04 MAR - "Nonostante la pioggia di appelli al
'redde rationem' da parte di istituzioni e associazioni
professionali, per la prima volta compatti su un'unica linea che
ha trovato d'accordo Ordini, Casse di previdenza e Associazioni
(Consigli nazionali di commercialisti ed attuari, Adc-Anc,
Confprofessioni, Adepp, Cup, Cnpadc, Rtp, Aiga), e nonostante il
parere negativo e trasversale di esponenti parlamentari, non c'è
stato alcun cambio di rotta rispetto alla bozza presentata e il
colpo al principio dell'Equo compenso (da poco riconosciuto
dallo stesso Parlamento) è stato inferto. Il modo risoluto con
cui la politica ha alzato un muro nei confronti del mondo delle
professioni, negando una seppur minima concessione alla
previsione di un compenso, sembra una prova di forza forse
prodromica di ulteriori attacchi futuri". Lo sottolineano in una
nota i sindacati dei commercialisti Anc ed Adc, dopo
l'approvazione, questa mattina, del Regolamento della
Commissione parlamentare d'inchiesta sul sistema bancario e
finanziario, da parte della preposta Commissione, ha recepito
l'emendamento che prevede la prestazione "a titolo gratuito" da
parte dei consulenti esterni che saranno chiamati a collaborare.
(ANSA).