(ANSA) - ROMA, 08 LUG - Una certa "timidezza" relativamente
alla riforma del contenzioso e delle Commissioni tributarie, nei
decreti attuativi della delega fiscale. E se l'estensione
dell'istituto del reclamo/mediazione è "sicuramente positiva",
sarebbe stato, però, "necessario anche un aumento del valore
delle controversie" da risolvere mediante conciliazione. Queste
le considerazioni dell'Istituto nazionale dei tributaristi
(Int), ascoltati oggi in Commissione Finanze al Senato; secondo
il vicepresidente vicario Sergio Alfani e il consigliere
nazionale Giuseppe Zambon nell'ambito del contenzioso c'è "la
necessità di estendere ulteriormente le competenze relative alla
rappresentanza dei contribuenti, inserendo tributaristi
qualificati e certificati", in base alla legge sulle professioni
non regolamentate del 2013. Quanto alla riscossione, pur
"plaudendo alla riduzione dell'aggio applicato da Equitalia che
passerebbe dall'8% al 6%", i tributaristi si augurano che il
taglio "consenta ugualmente alla società di reperire
autonomamente le risorse per la gestione del proprio bilancio,
perché il ricorso alla fiscalità generale, punirebbe di fatto i
contribuenti virtuosi", che si accollerebbero "parte del costo
della riscossione dei debiti vantati nei confronti degli
inadempienti". Per il presidente dell'Int Riccardo Alemanno,
infine, "bisogna eliminare adempimenti e non solo sostituirli",
e anche l'uso della telematica è importante, "ma non può essere
esclusivamente posto a carico del contribuente e degli
intermediari fiscali".(ANSA).