(ANSA) - ROMA, 06 NOV - La predisposizione dei Principi di
attestazione dei piani di risanamento "è stato un primo passo
sulla via che consentirà di qualificare meglio il ruolo, le
attività e soprattutto le responsabilità dell'attestatore", e le
indagini penali "devono colpire giustamente e in maniera forte
solo chi sbaglia", ma non debbono esserci "responsabilità a
priori per i professionisti". A sostenerlo il presidente
dell'Ordine dei Commercialisti di Roma, Mario Civetta, nel corso
di un convegno sulla continuità dell'attività d'impresa nelle
procedure concorsuali, organizzato oggi a Roma presso la sede
dell'Avvocatura Generale dello Stato.
La disciplina delle procedure concorsuali è un tema cruciale
sia per il Legislatore, che negli ultimi anni è intervenuto con
continue modifiche sulla legge fallimentare, sia per il
commercialista, che si trova a rivestire molteplici ruoli:
commissario/curatore, advisor finanziario, consulente
dell'azienda, sindaco, attestatore, etc. Civetta si è detto
"consapevole" del fatto che vi siano stati in passato
attestatori "leggeri", che "devono essere biasimati ed espulsi
dal mercato. Ma siamo ugualmente consapevoli che la categoria è
ricca di bravi e seri professionisti nei cui confronti talvolta
in maniera leggera sono state aperte indagini penali", ha
proseguito il vertice dell'Ordine della Capitale.
"Nell'interesse della giustizia e della legalità" è necessario
"evitare si crei una sorta di responsabilità a priori nei
confronti dei professionisti", ha concluso. (ANSA).