(ANSA) - ROMA, 07 FEB - Il ministro della Giustizia Alfonso
Bonafede, rispondendo ad un'interrogazione parlamentare di Fi al
Senato, ha affermato che la crisi di impresa, "oltre al profilo
strettamente patrimoniale e gestionale, coinvolge rapporti di
lavoro su cui si basa l'intera struttura aziendale", e "non va
dimenticato che l'imprenditore è anche un datore di lavoro, e la
professionalità dei consulenti del lavoro trova, peraltro,
conferma nell'ampio ventaglio di funzioni che gli stessi possono
già essere chiamati a svolgere: ricordo la possibilità di
patrocinare vertenze davanti alle commissioni tributarie, di
essere nominati commissari liquidatori, o sindaci di società
commerciali". Il Consiglio nazionale dei consulenti,
soddisfatto, in una nota, evidenzia che fanno già parte della
preparazione della categoria "competenze in materia di gestione
di crisi aziendali (commissari liquidatori di società
cooperative), di certificazione contabile, di rappresentanza e
assistenza tributaria presso le commissioni tributarie e presso
gli uffici finanziari, di intermediazione telematica fiscale, di
revisione contabile". E si sottolinea che le nuove funzioni per
i consulenti del lavoro previste dal codice delle crisi
d'impresa, approvato dal Consiglio dei ministri del 10 gennaio
scorso, "sono state al centro dell'incontro recente tra la
presidente dell'Ordine Marina Calderone, e il sottosegretario
alla Giustizia con delega alle professioni, Jacopo Morrone", si
chiude la nota. (ANSA).