"È un atto dovuto", dicono gli inquirenti. Antonio Bruscella è indagato per disastro colposo nell'ambito dell'inchiesta sull'esplosione che lo scorso 24 luglio ha causato 9 morti e 2 feriti. L'uomo, uno dei tre titolari della ditta di fuochi d'artificio di Modugno, è l'unico uscito illeso dall'esplosione. Gli altri due soci sono il fratello Vincenzo, ricoverato in gravi condizioni nell'ospedale di Napoli, e il nipote Michele, morto dopo due giorni in rianimazione al Perrino di Brindisi. La Procura ha notificato in serata l'avviso di garanzia ad Antonio Bruscella, contestualmente all'avviso di conferimento dell'incarico per le autopsie sui corpi delle vittime, fissato per mercoledì mattina. Il pm Domenico Minardi ha nominato un collegio di consulenti medico-legali che sarà guidato al professor Francesco Vinci, esperto di balistica forense ed esplosivi. Le autopsie si concluderanno entro venerdì, per consentire la restituzione delle salme alle famiglie. Gli accertamenti medico-legali dovranno accertare non soltanto le cause dei decessi ma anche dare certezza scientifica alle identità di quei corpi, alcuni dilaniati dall'esplosione e irriconoscibili.