(ANSA) - TARANTO, 11 FEB - "Sotto discariche e cokerie dell'Ilva c'è di tutto. La cosa più pericolosa sono i liquami scaricati. Andavo lì con la mascherina protettiva, ma non riuscivo ugualmente a respirare per l'aria satura di sostanze".
E' un passaggio dell'intervista video a un ex operaio dello stabilimento siderurgico di Taranto - realizzata di spalle e con la voce camuffata - rilasciata a Peacelink e inserita nel portale web dell'associazione. Il lavoratore, che ha lavorato dal 2000 al 2012 nel reparto cokerie, si dice pronto a testimoniare ai magistrati, consegnando "foto e video".
"Guardavo per terra - afferma - i vapori che uscivano dal sottosuolo. Non riuscivo neanche a starci. Quando arrivavo lavoravo come un pazzo, non vedevo l'ora di finire perchè volevo scappare via da lì". Il lavoratore spiega di aver lavorato nelle batterie 3-6-7-10-11-12. "Quello che c'era lì - ha rivelato a Peacelink - era indescrivibile".