Il capitano di vascello Giovanni Di Guardo, direttore di Maricommi Taranto, è stato arrestato nella tarda serata di ieri dalla guardia di finanza nell'ambito dell'inchiesta su presunte tangenti pagate da imprenditori per forniture e appalti, già sfociata nei mesi scorsi nell'emissione di altri provvedimenti restrittivi. Non si è appresa l'imputazione contestata all'ufficiale, inviato nella sede del Commissariato della Marina militare jonica dopo gli arresti precedenti effettuati dai carabinieri e richiesti dal sostituto procuratore della Repubblica Maurizio Carbone.
Il capitano è stato arrestato mentre intascava una tangente di 2500 euro. Con lui è finito in carcere l'imprenditore Vincenzo Pastore, sindaco di Roccaforzata (Taranto) e presidente della società cooperativa Teoma, fermati dalla guardia di finanza in un appartamento di proprietà di Pastore mentre avveniva il pagamento. La somma, a quanto si è appreso, sarebbe stata l'acconto di una tangente per l'aggiudicazione di un appalto da 11 milioni di euro inerente il servizio di pulizie, non ancora assegnato.