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Spari San Severo: indagini, agguato pianificato per 2 giorni

Spari San Severo: indagini, agguato pianificato per 2 giorni

Auto rubata a Termoli, usata pistola di grosso calibro

SAN SEVERO (FOGGIA), 07 marzo 2017, 17:43

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

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E' stato pianificato per uno-due giorni - secondo gli investigatori - l'agguato compiuto la notte tra sabato e domenica scorsi da un uomo che ha sparato tre colpi di pistola calibro 9x21 contro un furgone della Polizia parcheggiato davanti ad un hotel di San Severo, nel Foggiano. L'ipotesi investigativa deriva dal fatto che l'auto utilizzata è stata rubata due giorni prima a Termoli, quasi certamente per compiere l'attentato ai danni della Polizia. Nell'indagine della Procura di Foggia, che potrebbe portare a breve ad una svolta, sono finite le riprese delle telecamere di sorveglianza, intercettazioni telefoniche e le tracce di alcuni telefoni cellulari captate dalle celle telefoniche della zona.

"Il momento è particolare perchè c'è stata una recrudescenza di omicidi e fatti criminosi molto gravi, ma purtroppo non è la prima volta, quindi adesso bisogna studiare il modo di affrontare questa emergenza", ma "lo Stato sta dispiegando tutti gli sforzi necessari per contrastare efficacemente questa realtà e i risultati credo che si vedranno tra non molto". Lo ha detto il procuratore nazionale antimafia Franco Roberti, che oggi è stato a Foggia per una visita in una scuola, parlando con i giornalisti della emergenza criminalità a San Severo, a margine di un incontro con gli studenti. "La magistratura è molto attenta - ha proseguito - la Procura distrettuale antimafia di Bari e la Procura di Foggia sono attentissime a questa realtà, a questa situazione". "Lo sgombero del ghetto è un segnale molto forte, molto importante - ha aggiunto riferendosi al Gran Ghetto dei migranti di Rignano sgomberato e raso al suolo con le ruspe - Siamo ad un momento di svolta".

"Quello che è successo a San Severo è un fatto molto grave. Dalle prime indagini sembra che si tratti di una persona che ha agito da sola". Così il Capo della Polizia Franco Gabrielli commenta gli spari di San Severo contro due automezzi della polizia. "Il contesto della provincia di Foggia è molto critico e l'organico è sottostimato - aggiunge Gabrielli - Stiamo lavorando per adeguarlo e la situazione è seguita. Particolare attenzione anche da parte del Governo. Il ministro dell'Interno Marco Minniti ha incontrato nei giorni scorsi il sindaco di San Severo".

Questore: "Qui si spara per banalità" - "Qui per futili motivi si arriva a sparare e quello che è accaduto l'altra notte va inquadrato anche in questa realtà che non è peggiorata sicuramente rispetto agli anni passati, non riteniamo cioè che la situazione si sia aggravata". Così il questore di Foggia, Piernicola Silvis, dopo che diversi colpi di arma da fuoco sono stati sparati l'altra notte a San Severo contro due automezzi della polizia del Reparto Prevenzione Crimine, che da alcuni giorni erano in città per un controllo rafforzato del territorio e per seguire le operazioni dello sgombero dei migranti dal Gran Ghetto dopo la morte, in un incendio, di due migranti del Mali.
    "Sono in corso le indagini - aggiunge il questore - e stiamo valutando se l'episodio dell'altra notte è legato allo sgombero del Ghetto e quindi ad un'azione decisa dai caporali che si sono visti sottrarre manodopera da utilizzare nelle campagne o se sia un atto intimidatorio che fa seguito ai servizi che stiamo facendo sul territorio".

VIDEO: Indagini sono in corso su un video dove si ascolta una conversazione tra migranti interrotta da risate mentre in lontananza si vedono le fiamme che avvolgono le baracche del Gran Ghetto di Rignano e che, nella notte tra il 2 e il 3 marzo, provocarono la morte di due giovani del Mali. "Stiamo facendo indagini", ha confermato all'ANSA il questore di Foggia, Piernicola Silvis.

Giovedì flash mob in strada - Un flash mob contro la criminalità si terrà a San Severo giovedì 9 marzo alle 19 dinanzi alla villa comunale. Si tratta di una manifestazione nata spontaneamente in seguito agli ultimi gravi episodi di intimidazione, tra cui i colpi di pistola sparati contro automezzi delle forze dell'ordine. "In un momento come questo - spiega in una nota la Cgil che aderisce all'iniziativa - vogliamo manifestare la nostra solidarietà e vicinanza alle istituzioni tutte, soprattutto a chi in prima linea è chiamato a garantire l'ordine pubblico. La San Severo democratica che crede nella legalità quale precondizione di sviluppo e vivere civile non può rimanere silente". La Cgil definisce "positiva" l'attenzione mostrata per il territorio dal ministero dell'Interno, ma "per sconfiggere la criminalità serve, assieme al ruolo di magistrati e polizia, la compattezza di tutte le componenti sociali e politiche. Pertanto - conclude la nota - invitiamo i nostri iscritti e tutti i cittadini a scendere in piazza giovedì per gridare assieme il nostro 'no' alla criminalità". 

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