La Cgil Bari e la Flai Cgil di Bari e
Puglia denunciano "che un lavoratore del tarallificio
'Tarall'Oro' di Sammichele di Bari è stato licenziato dopo avere
denunciato una violenta aggressione subita due settimane fa, il
12 ottobre, da parte di uno dei titolari dell'azienda". Secondo
quanto riferisce il segretario generale della Flai Cgil Bari,
Anna Lepore, il lavoratore "è stato aggredito fisicamente perché
accusato di fare troppi scarti sulla linea di produzione".
L'operaio, prosegue la nota delle organizzazioni sindacali, ha
denunciato "quanto accaduto ai carabinieri ed è andato a farsi
medicare al pronto soccorso dove gli hanno certificato un trauma
cranico". Secondo la sindacalista, oggi è arrivata la "vendetta
dell'azienda con le lettere di contestazione inviate tutte
assieme in concomitanza con la comunicazione di licenziamento".
"La Flai - evidenzia Lepore - ha già impugnato il provvedimento
e denuncerà quanto accaduto alla Procura della Repubblica".
La sindacalista aggiunge che "l'azienda 'Tarall'Oro' di
Sammichele di Bari" è "un pastificio e tarallificio con milioni
di fatturato, export, rapporti con la Gdo". "Però - rileva - le
80 maestranze non sono tutte assunte direttamente ma in 60
lavorano attraverso una srl - la Errebi Group Service - che non
applica il contratto delle industrie alimentari ma un contratto
diverso, quello dei servizi, tra l'altro firmato con un
sindacato di comodo, di fatto prefigurando una illecita
interposizione di manodopera puntualmente denunciata dalla Flai
all'Ispettorato del Lavoro". Nell'azienda, conclude la
sindacalista, "viene aggirata ogni norma circa orario
settimanale di lavori, riposi, straordinari".
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