E' salito a due il numero delle vittime dell'esplosione nella fabbrica di fuochi d'artificio avvenuta il 9 novembre scorso e nella quale è morto sul colpo il figlio 19enne, Gabriele, di uno dei tre fratelli Cosma, proprietari dell'azienda. Nell'ospedale 'Perrino' di Brindisi dove era ricoverato in gravi condizioni nel reparto Grandi Ustioni Giovanni Rizzo, di 41 anni, di Carmiano, che aveva riportato ustioni sul 95% del corpo. Nell'ambito delle indagini sull'esplosione è indagato il padre del ragazzo 19enne morto il 9 novembre scorso, Dario Cosma. A provocare l'esplosione potrebbe essere stata una fiammata improvvisa generata dal macchinario per l'asciugatura dei colori. Al momento della deflagrazione, che causò il crollo del piccolo deposito rurale in muratura dove stavano lavorando la vittima e Giovanni Rizzo erano presenti, poco distanti, anche il padre di Gabriele e uno degli zii paterni, rimasti illesi.