È stato convalidato il fermo del 20enne somalo M.I.O., bloccato e condotto in carcere a Bari nei giorni scorsi per i reati di associazione con finalità di terrorismo, istigazione e apologia del terrorismo, aggravate dall'utilizzo del mezzo informatico e telematico. Il gip del Tribunale di Bari, Maria Teresa Romita, ha convalidato il provvedimento eseguito lo scorso 13 dicembre. Grazie a intercettazioni telefoniche e telematiche, gli investigatori della Digos hanno raccolto numeroso materiale sospetto in possesso del 20enne, riconducibile nei contenuti alla tipica ideologica jihadista. Il fermo d'urgenza si è poi reso necessario, all'indomani dell'attentato di Strasburgo, per alcune fotografie relative al Vaticano che il 20enne aveva scaricato da internet. Sabato mattina, assistito da un difensore di fiducia e da un interprete, l'indagato, nell'udienza di convalida davanti al gip, ha respinto le accuse Mohsin Ibrahim Omar, noto come Anas Khalil, il 20enne somalo in carcere a Bari dallo scorso 13 dicembre per terrorismo internazionale, è ritenuto dalle agenzie per la sicurezza Aisi e Aise come affiliato al Daesh in Somalia e in contatto con una sua cellula operativa. E' quanto emerge dalle indagini della Digos della Questura di Bari, coordinate dalla Dda.
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