La Polizia ha eseguito il fermo di
sette persone ritenute vicine al clan mafioso Strisciuglio di
Bari. Sono accusate, a vario titolo, di tentata estorsione
aggravata e porto e detenzione illegale di arma da fuoco. Si
tratta di presunti componenti di una banda che operava al
quartiere Libertà al cui vertice la Polizia colloca Ivan
Caldarola, 19 anni, figlio di Lorenzo, ora in carcere, storico
esponente di punta del clan Strisciuglio.
I fermi, eseguiti sabato scorso e convalidati ieri dal gip,
sono frutto di indagini della Squadra Mobile avviate dopo
l'incendio dei locali di una ditta di onoranze funebri del rione
Libertà. Attraverso le intercettazioni, la Polizia è stata in
grado di documentare una richiesta estorsiva di 10mila euro
fatta al commerciante nei giorni precedenti l'incendio e non
pagata. Il gruppo criminale è anche accusato di aver sparato, il
giorno della Vigilia di Natale, numerosi colpi di pistola in
aria e contro una saracinesca di un circolo ricreativo del rione
Libertà.
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