Il sindaco di Lecce, Carlo Salvemini,
alla guida di una coalizione di centrosinistra, ha rassegnato le
proprie dimissioni dalla carica anticipando di pochi minuti il
deposito delle firme di 17 consiglieri del centrodestra che lo
sfiduciato avviando così le procedure per lo scioglimento del
Consiglio Comunale. Salvemini ha annunciato le dimissioni subito
dopo l'approvazione del bilancio (passato con 15 voti del
centrosinistra e l'astensione di 16 consiglieri di opposizione)
motivando la decisione con la presa d'atto di non avere più il
sostegno della maggioranza dei consiglieri.
La giunta di Salvemini, ritrovatosi nella situazione
dell''anatra zoppa' con sentenza del Consiglio di Stato, ha
avuto sin dal principio una vita travagliata e si è retta grazie
al sostegno di tre consiglieri eletti inizialmente con il
centrodestra che ora sono ritornati all'opposizione.
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