Tre collinette 'ecologiche',
estese su un'area di circa 9 ettari, che erano state realizzate
per mitigare gli effetti dell'inquinamento e delle emissioni
odorigene del polo siderurgico ex Ilva, ora ArcelorMittal, sono
state sequestrate dai carabinieri del Noe di Lecce. I militari
hanno accertato che le collinette, di proprietà dell'Ilva spa in
amministrazione straordinaria, sono diventate una "enorme
discarica abusiva di svariate tonnellate di rifiuti industriali
derivanti dalle lavorazioni del polo siderurgico, quali loppa,
scorie d'altoforno ed altro che, esposti all'azione degli agenti
atmosferici, hanno riversato nei terreni e nell'ambiente
circostante, sostanze altamente tossiche e cancerogene come
diossine, furani, pcb, idrocarburi e metalli vari". Si tratta di
un provvedimento di sequestro preventivo d'urgenza emesso dalla
procura di Taranto. Gli accertamenti, avviati nel secondo
semestre del 2018, sono stati suffragati nella parte
tecnico-chimica dalle analisi effettuate da Arpa Puglia.
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