E' Brindisi la città che in Puglia ospita il corteo di Libera per la 24esima Giornata della memoria e dell'impegno in ricordo delle vittime innocenti delle mafie. Partito poco fa dal Tribunale, al corteo partecipano - secondo fonti della questura - circa cinquemila persone. A guidare la marcia pacifica ci sono i famigliari di alcune vittime innocenti delle mafie tra cui i genitori di Michele Fazio, il 16enne ucciso per errore nel 2001 a Bari durante un conflitto a fuoco tra clan rivali; e i parenti dei due fratelli Aurelio e Luigi Luciani, agricoltori di San Marco in Lamis (Foggia) uccisi per errore durante un agguato. Il serpentone, che si snoderà per le vie della città, è animato anche da molti alunni delle scuole pugliesi, e dai giovani studenti membri dei 'Consigli comunali dei ragazzi' che hanno in mano palloncini bianchi su cui sono scritti alcuni nomi di vittime innocenti. Partecipano anche i rappresentanti dei Comuni di tutta la regione con i gonfaloni, e le associazioni antimafia. Ci saranno anche i nomi di chi è morto in Puglia a causa del caporalato nell'elenco delle vittime di mafia che sarà letto in tarda mattinata. Tra questi, per la prima volta, sono state inserite le cinque braccianti agricole di Ceglie Messapica morte tra il 1980 e il 1991, la più giovane aveva 16 anni, che hanno perso la vita in incidenti stradali mentre viaggiavano accalcate le une sulle altre su pulmini che le stavano conducendo nei campi. Una morte identica a quella dei 15 braccianti agricoli di origini africane, deceduti provincia di Foggia la scorsa estate. Anche i loro nomi saranno ricordati.
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