Fisici a confronto sulla ricerca in
laboratorio del plasma di quark e gluoni, lo stato della materia
presente nell'universo primordiale subito dopo il Big Bang,
circa 14 miliardi di anni fa: era una sorta di miscuglio denso e
caldo di quark e gluoni, oltre 100.000 volte più caldo del Sole.
E' la 18/a Conferenza internazionale "Strangeness in Quark
Matter" (SQM 2019), organizzata dal 10 al 15 giugno da Istituto
Nazionale di Fisica Nucleare (Infn) e Dipartimento interateneo
di Fisica di Università e Politecnico di Bari. Collaborano
Società Italiana di Fisica, Centro Fermi, CERN di Ginevra, GSI
di Darmstadt, laboratori BNL di New York. Uno degli indicatori
della formazione del plasma negli scontri tra ioni è la
produzione di particelle particolari, con almeno un quark di
"tipo s", detto anche 'strano': da qui 'Strangeness', nel titolo
della Conferenza. Tra i 300 scienziati attesi, anche Luciano
Rezzolla dell'Università di Francoforte, con una relazione sulla
"Prima foto di un buco nero".
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