"C'è qualcosa di ancora più prezioso
della libertà, la dignità...a rileggere tutta questa storia, ora
a mente fredda, e vedendo le cose che vanno a dire dopo, ho la
netta sensazione di essere stato strumentalizzato, altro che
maltrattatore". È uno dei passaggi dell'interrogatorio di
Francesco Bellomo, l'ex giudice del Consiglio di Stato agli
arresti domiciliari dallo scorso 9 luglio per presunti
maltrattamenti su quattro donne, tre ex borsiste e una
ricercatrice della sua Scuola di Formazione per la preparazione
al concorso in magistratura, ed estorsione ad un'altra ex
corsista per averla costretta a lasciare il lavoro in una
emittente locale. Bellomo è stato interrogato per quasi nove ore
il 16 luglio dal gip e dai magistrati che hanno coordinato le
indagini, il procuratore aggiunto Roberto Rossi e il sostituto
Daniela Chimienti. Domani i suoi difensori, gli avvocati
Beniamino Migliucci e Gianluca D'Oria, saranno a Bari per
discutere l'udienza di Riesame e chiedere l'annullamento della
misura restrittiva.
Riproduzione riservata © Copyright ANSA