Il Tribunale di Lecce ha condannato a
4 mesi (pena sospesa e non menzione) per rivelazione del segreto
d'ufficio il pm barese Gaetano De Bari. E' stato invece assolto
"perché il fatto non sussiste" dal reato di tentata induzione
indebita relativa alla presunta richiesta di raccomandazione per
il figlio ad un docente dell'Università di Bari. La vicenda
risale al 2011. E' stato assolto con formula piena, come chiesto
dalla stessa Procura, dall'accusa in precedenza formulata di
aver tentato di agevolare la carriera del figlio, dottore di
ricerca in diritto commerciale, con l'obiettivo di farlo
diventare ricercatore, senza tuttavia riuscirvi. Era però
imputato anche di aver riferito al preside di Economia, al quale
secondo l'accusa voleva raccomandare il figlio, di un
procedimento penale relativo a una ricercatrice che avrebbe
potuto coinvolgere il docente: qui è stato condannato, ma non
per la più grave accusa di averlo rivelato per ingiusto
profitto, bensì per la più lieve rivelazione di notizie
d'ufficio.
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