/ricerca/ansait/search.shtml?tag=
Mostra meno

Se hai scelto di non accettare i cookie di profilazione e tracciamento, puoi aderire all’abbonamento "Consentless" a un costo molto accessibile, oppure scegliere un altro abbonamento per accedere ad ANSA.it.

Ti invitiamo a leggere le Condizioni Generali di Servizio, la Cookie Policy e l'Informativa Privacy.

Puoi leggere tutti i titoli di ANSA.it
e 10 contenuti ogni 30 giorni
a €16,99/anno

  • Servizio equivalente a quello accessibile prestando il consenso ai cookie di profilazione pubblicitaria e tracciamento
  • Durata annuale (senza rinnovo automatico)
  • Un pop-up ti avvertirà che hai raggiunto i contenuti consentiti in 30 giorni (potrai continuare a vedere tutti i titoli del sito, ma per aprire altri contenuti dovrai attendere il successivo periodo di 30 giorni)
  • Pubblicità presente ma non profilata o gestibile mediante il pannello delle preferenze
  • Iscrizione alle Newsletter tematiche curate dalle redazioni ANSA.


Per accedere senza limiti a tutti i contenuti di ANSA.it

Scegli il piano di abbonamento più adatto alle tue esigenze.

Foibe: bufera su Anpi Lecce per Cossetto

Foibe: bufera su Anpi Lecce per Cossetto

Sindaco salentino e FI ne chiedono chiusura. Emiliano la difende

BARI, 11 febbraio 2020, 17:35

Redazione ANSA

ANSACheck

- RIPRODUZIONE RISERVATA

- RIPRODUZIONE RISERVATA
- RIPRODUZIONE RISERVATA

E' sempre più accesa la polemica sull'Anpi di Lecce che nei giorni scorsi ha definito la medaglia d'oro Norma Cossetto "presunta vittima delle foibe". La giovane studentessa universitaria istriana fu uccisa nel 1943 da partigiani jugoslavi nei pressi della foiba di Villa Surani.
    Oggi è toccato al sindaco di Nardò, Pippi Mellone, sferrare un altro duro attacco all'Anpi di Lecce sostenendo che "deve essere chiusa al più presto, perché rappresenta un pericolo per la democrazia". Un'uscita che ha suscitato prese di posizione a sostegno dell'associazione partigiani, come quella del governatore pugliese, Michele Emiliano, secondo il quale "non si chiude la sede e non si spegne la voce di chi non si condivide, ma solo di coloro che ricostituiscono il partito fascista e usano la violenza come metodo di lotta politica". Nei giorni scorsi il senatore di FI, Maurizio Gasparri, aveva annunciato un'interrogazione al ministro dell'Interno per far avviare le procedure per sciogliere la delegazione di Lecce dell'Anpi.
   

Per il sindaco di Bari e presidente nazionale dell'Anci, Antonio Decaro, "La dichiarazione del sindaco Pippi Mellone, che auspica la chiusura della sezione dell'associazione nazionale partigiani nella sezione di Lecce, è inaccettabile oltre che dannosa, tanto più se espressa in una giornata, come quella di ieri, dedicata al ricordo di persone uccise dalla violenza e dall'odio politico". "L'Anpi - ha aggiunto Decaro - è un'associazione che ha fondato la propria storia e attività quotidiana sulla difesa della democrazia e della libertà di tutti gli individui. Libertà per cui tutti i partigiani, di ogni estrazione politica, hanno combattuto durante la seconda guerra mondiale". "In questo clima, dove l'irresponsabilità, l'odio e l'intolleranza sembrano farla da padrone, un sindaco - ha concluso Decaro - è e deve restare invece presidio di libertà, tolleranza, solidarietà e responsabilità proprio perché rappresentante e garante dello Stato democratico".

Riproduzione riservata © Copyright ANSA

Da non perdere

Condividi

O utilizza