I termini delle prescrizioni del
Dl Costa "risultano impossibili ad adempiere" e si tratta "di
misure del tutto illegittime ed inattuabili che pongono la
società in una persistente condizione di inadempimento". Lo
affermano i legali di ArcelorMittal nel ricorso con cui hanno
impugnato al Tar del Lazio il decreto del 30 settembre scorso
del ministro dell'Ambiente, Sergio Costa.
Nell'impugnativa è detto che "la società richiede la
sospensione cautelare dei provvedimenti impugnati - anche al
fine dell'attivazione da parte del Mattm di un procedimento di
riesame - in quanto la loro efficacia determina danno grave e
irreparabile all'esercizio di una attività industriale
qualificata dal legislatore di interesse strategico nazionale".
Il decreto del ministro Costa ha
prorogato al 30 aprile 2021, ma con delle limitazioni, la
conclusione dei lavori di copertura dei nastri trasportatori del
Siderurgico di Taranto e anticipato al 31 gennaio 2021 il
termine ultimo per nastri e torri in quota.
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