In una deserta Basilica di San Nicola, con la città ancora avvolta dal buio della notte ma i baresi già svegli davanti a televisori e pc per l'inizio della festa, si è celebrata alle 5 del mattino la messa per il santo di Mira, patrono di Bari. il sindaco Antonio Decaro era l'unico fedele nella chiesa, che aveva chiuso le porte per le norme anti-Covid. Alle 4.30 la città è stata svegliata come da tradizione dal suono delle campane a festa e invitata a partecipare alla celebrazione, quest'anno in diretta streaming e con divieti di stazionamento nel centro storico, mentre gli altri anni in migliaia affollavano la Basilica e la città vecchia.
"È tradizione in molti Paesi del mondo nella notte fra il 5 e il 6 dicembre attendere San Nicola portatore di doni. Anche in questa notte tormentata dalla pandemia - ha detto nell'omelia il rettore della Basilica, padre Giovanni Distante - il santo più buono della storia dell'umanità non ha mancato di visitare le nostre case. E' venuto a far sentire il calore della sua voce confortante e incoraggiante e a ricordare, soprattutto ai più piccoli, di continuare ad essere buoni".
"Noi che amiamo San Nicola - ha aggiunto - abbiamo imparato dalla sua straordinaria testimonianza di fede che nessuna sfida al mondo, neppure questa pandemia, può impedirci di vivere la fede. A dicembre come a maggio queste navate sono vuote e possono simboleggiare il deserto del cuore dove è possibile incontrare Dio per non perdere la speranza".
Alla fine della celebrazione, padre Distante ha rivolto "un saluto a tutti i pellegrini che ci seguono da lontano, che in questo giorno venivano qui per San Nicola, e ai baresi che festeggeranno nelle loro case".
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