Il Tar Puglia ha rigettato la
richiesta di sospensione, fatta dal Codacons Lecce,
dell'ordinanza con la quale la Regione il 5 gennaio scorso ha
disposto la didattica digitale integrata per tutte le scuole di
ogni ordine e grado, ad eccezione dei servizi per l'infanzia e
salvo richiesta esplicita della frequenza in presenza da parte
delle famiglie per gli alunni del primo ciclo. Il ricorso è
stato presentato dal Codacons, rappresentato dall'avvocato Luisa
Carpentieri, e da otto genitori di studenti pugliesi.
Nel decreto del presidente Orazio Ciliberti è spiegato che "il
riconoscimento di tale opzione sia sufficiente a garantire per i
minori di 14 anni la didattica in presenza alle famiglie che lo
richiedano per i propri figli, mentre per gli adolescenti di età
superiore ai 14 anni la didattica a distanza e quella integrata
parrebbero più agevolmente praticabili, data la maggiore
dimestichezza di quegli adolescenti con i mezzi telematici e la
migliore organizzazione delle scuole superiori nel somministrare
lezioni on line".
Secondo il Tribunale amministrativo, quindi, "non sussiste un
danno grave e irreparabile da prevenire o a cui porre rimedio in
via di urgenza, anche in considerazione del breve periodo di
vigenza" dell'ordinanza, che scade il 15 gennaio. L'udienza di
merito è fissata al 3 febbraio.
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