Una richiesta di proroga delle
indagini preliminari della Procura di Brindisi è stata
notificata al presidente dell'Autorità di sistema portuale del
mare Adriatico meridionale, Ugo Patroni Griffi, e ad altre
cinque persone, tra cui l'ex commissario Mario Valente, che è
anche un ufficiale della Capitaneria di porto; tecnici ed
esecutori di lavori, indagati per presunte violazioni edilizie
nella riqualificazione dell'area portuale di Costa Morena, a
Brindisi.
Sono indagati il dirigente dell'Autorità portuale di
Brindisi, Francesco Di Leverano, il direttore dei lavori
Cristian Casilli, e gli imprenditori Devis Rizzo e Francesco
Caroli. Le indagini sono coordinate dal pm Raffaele Casto. Le
accuse contestate a vario titolo sono esecuzione di interventi
di trasformazione urbanistica ed edilizia in assenza di
accertamento di conformità, in assenza di autorizzazione,
lottizzazione abusiva. A quanto emerge dagli addebiti, le
indagini si sono concentrate sulla realizzazione del terminal
passeggeri del porto di Brindisi. Nel corso dell'attività
investigativa è stato ascoltato come persona informata dei fatti
anche il sindaco Riccardo Rossi. E' in corso di esecuzione una
consulenza tecnica di parte disposta dal pm.
"A Brindisi - scrive su Facebook il presidente dell'Autorità
di sistema portuale del mare Adriatico meridionale (Adsp Mam),
Ugo Patroni Griffi - non si vuole che il porto si
infrastrutturi. Mi contestano un abuso edilizio per una opera,
il terminal 'Le Vele', non solo i cui lavori erano ripresi prima
del mio insediamento, ma sulla cui legittimità si sono
stratificate due sentenze del Tribunale di Brindisi, di cui una
passata in giudicato, e il parere di numerose commissioni
tecniche e finanche provvedimenti del Consiglio Superiore dei
Lavori Pubblici".
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