Birra Peroni ha investito 1,6 milioni di euro nello suo storico stabilimento di Bari dove sono appena stati consegnati tre nuovi serbatoi di fermentazione destinati a migliorare l'efficienza produttiva e a supportare lo sviluppo dei nuovi brand non alcolici che entreranno a pieno regime ad aprile.
"L'arrivo di questi tre nuovi fermentatori - spiega Michele Cason, direttore dello stabilimento barese - ci consentirà di mantenere gli adeguati tempi di fermentazione e maturazione e garantire la qualità dei nostri prodotti, permettendoci di migliorare ulteriormente la nostra efficienza e sostenibilità produttiva. Con questo investimento avviamo una nuova fase di sviluppo per l'azienda che vedrà in questo anno l'introduzione di nuovi brand, in linea con i trend emergenti del mercato e con la strategia di differenziazione del portafoglio che risponde all'ambizione di affermarci nel segmento delle birre analcoliche per promuovere un consumo sempre più responsabile".
Negli ultimi 10 anni l'azienda ha investito a Bari barese oltre 26 mln. "Nel 2020 abbiamo prodotto circa 1,9 mln di ettolitri - prosegue Cason - con un costante miglioramento delle performance ambientali: per ogni litro prodotto abbiamo ridotto del 27% l'impiego di acqua, del 48% il consumo di energia termica e del 22% il consumo di energia elettrica, consentendo allo stabilimento di Bari di raggiungere posizioni di eccellenza in termini di sostenibilità ambientale a livello mondiale". Il sindaco di Bari, Antonio Decaro, ha auspicato che "investimenti importanti come questo rappresentino un segnale di buon auspicio per una fase di ripresa economica che speriamo di poter presto inaugurare dopo questo lungo periodo di crisi legato all'emergenza sanitaria".
Riproduzione riservata © Copyright ANSA