"Ci rammarichiamo" e "desideriamo
scusarci con tutti i concittadini e con chiunque abbia visto nel
nostro gesto una personale interpretazione della legge". Lo
scrivono il sindaco e la vice sindaca di San Pietro Vernotico
(Brindisi), Pasquale Rizzo e Giuliana Giannone, in una lettera
indirizzata a Prefettura, Questura, Comando dei carabinieri e
cittadini, nella quale giustificano la loro partecipazione alla
inaugurazione di un bar, lo scorso 21 marzo, con tanto di
brindisi e buffet. I due, con il parroco che era lì per benedire
il locale, il vecchio gestore, la nuova titolare e alcuni suoi
familiari, sono stati tutti sanzionati per violazione delle
norme Covid, con conseguente chiusura dell'attività per 5
giorni. La vicenda, con foto a documentarla, è stata denunciata
sulla pagina facebook della associazione cittadina "Per San
Pietro", che in un lungo post ricorda che solo il giorno prima
il sindaco aveva lanciato l'allarme per l'aumento dei contagi
del 600%.
Nella lettera Rizzo e Giannone spiegano le ragioni della loro
presenza alla inaugurazione. "Dietro l'apertura di quel locale -
scrivono - c'è il coraggio di una giovane donna e madre", una ex
dipendente che ha rilevato il locale del suo vecchio datore di
lavoro, "si è messa in gioco con sacrifici e dedizione, in un
momento in cui la rabbia e la frustrazione per questa terribile
situazione è tanta. E la nostra presenza era parte di questo
inizio". "Non ci rimproveriamo di aver fatto sentire la presenza
delle istituzioni ad un imprenditore" aggiungono, ma "è giusto
evidenziare l'errore e subire le conseguenze dello stesso",
"ricordando a tutti, noi incluso, l'importanza di rispettare le
regole e la severità nella loro applicazione".
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