Uno specchio d'acqua di circa 100
metri quadri e due mezzi movimento terra che eseguivano lavori
non autorizzati sono stati posti sotto sequestro dalla Guardia
costiera di Bari a Monopoli, in località "Capitolo". Il
sequestro d'iniziativa, in flagranza di reato, si è reso
necessario allo scopo di bloccare il getto pericoloso in mare di
materiale calcareo misto di cava che stava determinando un
evidente intorbidimento dell'acqua e che rischiava di alterare
l'ecosistema marino.
Dopo aver appurato che i lavori in corso, autorizzati dal Comune
di Monopoli e dalla Città Metropolitana di Bari, erano
finalizzati ad eseguire un intervento di messa in sicurezza e
ripristino dell'agibilità del costone a seguito del crollo della
falesia avvenuto nel febbraio dello scorso anno, la Guardia
costiere ha constatato che nel realizzare un piano di manovra
per mezzi pesanti (un escavatore cingolato e una ruspa gommata)
si stava operando un getto in mare di frammenti di roccia
sedimentaria calcarea di piccole dimensioni "in palese
difformità - spiegano gli investigatori - rispetto a tutte le
prescrizioni imposte dagli enti locali che, invece, avevano
previsto la posa di massi di grandi dimensioni al fine di
evitare l'intorbidimento dell'acqua e consentire una rimozione
più agevole degli stessi al termine dei lavori".
Il titolare della società committente, il direttore dei lavori e
il titolare della ditta esecutrice sono stati denunciati, mentre
i mezzi meccanici utilizzati sono stati sequestrati come lo
specchio acqueo interessato.
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