Una ventina di persone è indagata ed
ha ricevuto l'invito a rendere interrogatorio nell'ambito delle
indagini della Procura di Bari sui 'furbetti' del vaccino contro
il Covid. Le ipotesi di reato sono di false dichiarazioni sulle
qualità personali, truffa, inosservanza dei provvedimenti
dell'autorità, falso ideologico e falso in documenti
informatici. Le contestazioni fanno riferimento alle prime
settimane della campagna vaccinale, perché da metà febbraio la
Regione Puglia ha allargato le maglie con una serie di
circolari. I 20 indagati, soprattutto residenti a Bari ed
Altamura (Bari), risultano vaccinati come operatori sanitari, ma
non lo sono. Si tratterebbe, ad esempio, di dipendenti di studi
medici oppure di impiegati di aziende che hanno rapporti
professionali con gli ospedali.
Il falso ideologico e il falso in documentazione informatica
riguarderebbero l'errata compilazione dei prestampati delle
persone sottoposte a vaccinazione: per questo - è l'ipotesi
accusatoria - i vaccinatori sarebbero stati complici dei
vaccinati. La truffa è ipotizzata invece - sempre in concorso
con il personale sanitario da identificare - perché alcune dosi
sono state tolte agli aventi diritto.
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