"Mi ha fatto piacere vaccinare mio
padre, è stato un bel regalo per me". Giulia è una
specializzanda al secondo anno di igiene e da gennaio come i
suoi colleghi è impegnata nel centro di vaccinazione del
Policlinico che sta effettuando le somministrazioni di vaccini
ai pazienti fragili. Un mese fa suo padre ha scoperto di avere
una neoplasia attiva.
"Temiamo più questo - dice la specializzanda - che gli
effetti della vaccinazione o possibili problemi con il ciclo di
cure a cui è sottoposto. Vaccinarsi è importante. Occorre che lo
facciano tutti".
Proprio durante queste giornate dedicate ai pazienti fragili,
la dottoressa si è confrontata con altre storie simili a quella
della sua famiglia: "Ci siamo fatti forza a vicenda". Oggi al
Policlinico sono aperti 50 ambulatori per la somministrazione
delle seconde dosi a 1240 pazienti affetti da malattie rare
oculistiche, patologie neurologiche, cirrosi epatica e altre
malattie rare di competenza internistica.
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