Un monumento di arte contemporanea
sorgerà nei prossimi due anni sul sito archeologico di San
Pietro, nel centro storico di Bari, la parte più antica della
città, ad opera dell'artista milanese Edoardo Tresoldi. Partendo
da una rete metallica in grado di "raccontare l'assenza" come in
una "rovina metafisica", come già fatto nella installazione che
ha riprodotto la Basilica paleocristiana di Siponto, l'opera
"riprenderà le fisicità delle architetture che hanno vissuto
quello spazio - ha spiegato l'artista - , per poi riproporle
attraverso un nuovo racconto di materiali". Il progetto, ancora
in una fase embrionale, è stato presentato oggi a Bari alla
presenza dell'artista, del sindaco Antonio Decaro e
dell'architetto Maria Piccarreta, soprintendente ad interim.
Il sito di San Pietro conserva i resti della storia di Bari
dall'età del bronzo fino alla Seconda guerra mondiale, passando
per la chiesa medievale di San Pietro Maggiore e il convento
francescano del XV secolo che dal 1887 ha ospitato l'ospedale
consorziale, demolito nel 1969. L'opera-monumento "porrà al
centro del racconto - ha spiegato Tresoldi - il significato
della stratificazione e della contaminazione. L'opera non
racconterà il passato, ma lo ascolterà creando una nuova
stratificazione. Stiamo cioè immaginando un nuovo anello della
storia di quel posto, che da 40 anni è un vuoto urbano, cercando
di aprirlo nuovamente alla città e di costruire una dimensione
di spazio pubblico che parta dallo storia e arrivi ad essere una
piazza viva".
"L'opera di Tresoldi - ha commentato il sindaco Decaro -
proporrà sulla scena internazionale Bari con una storia nuova e
diventerà uno degli elementi identitari della nostra città,
caratterizzando con un nuovo skyline fatto di materie
trasparenti, il promontorio più antico di Bari, visibile dal
mare e dalla terraferma".
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