Dopo la sala di emodinamica aperta a
giugno, l'Ospedale "Bonomo" di Andria si appresta a inaugurare a
fine novembre la nuova sala di elettrofisiologia, nell'unità
operativa complessa di cardiologia-unità di terapia intensiva
coronarica diretta dal dottore Francesco Bartolomucci. Da
novembre l'unità cardiologica si avvarrà di un nuovo
laboratorio, dove oltre alla cardiostimolazione, quindi impianti
di pacemaker e defibrillatori, saranno effettuati studi
elettrofisiologici e di ablazioni di aritmie destre e sinistre.
Di questi traguardi e di altri temi si discuterà durante il
congresso "CardioBat2021", che si terrà il 29 e 30 ottobre a
Trani a Palazzo San Giorgio, presieduto dal professore Franco
Romeo e dal dottore Vincenzo Montemurro.
Tra i temi affrontati ci saranno la tecnica più appropriata
tra scintigrafia ed eco stress, per porre indicazione alla
rivascolarizzazione nella sindrome coronarica cronica, e il
trattamento dell'insufficienza mitralica e tricuspidalica tra
approccio chirurgico e percutaneo.
"La gestione del paziente complesso in elettrofisiologia" sarà
al centro di una tavola rotonda a cui parteciperanno i più
importanti nomi dell'elettrofisiologia pugliese. Inoltre, tra i
panel più attesi ci saranno quello relativo alla relazione tra
"Coronavirus e cuore" tenuto da Fabrizio Oliva, presidente
dell'associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri
(a.n.m.c.o.), e quello in cui si delineerà "la deontologia della
professione medica e le nuove sfide in epoca post pandemica",
con l'intervento di Giovanni Arcudi, professore ordinario di
medicina legale all'Università di Tor Vergata di Roma e preside
della facoltà di medicina "Nostro Signore del Buon Consiglio" di
Tirana in Albania.
In piena pandemia, quando in tutte le strutture ospedaliere
hanno registrato un calo del 30% delle procedure
interventistiche - spiega il dottor Bartolomucci - la Uoc di
Andria ha effettuato 2000 procedure di coronarografia, di cui
850 angioplastiche, e di queste 400 angioplastiche primarie
ossia infarti acuti trattati in urgenze con procedura di
angioplastica. A queste si aggiungono 70 ablazioni e 550
impianti di pacemaker e defibrillatori.
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