"Arriva l'olio nuovo in Puglia di
straordinaria qualità con i frantoi che aprono i battenti,
mentre la campagna olivicola-olearia entra nel vivo con quantità
di olive che segnano il 30% di calo rispetto alle medie
produttive storiche (con 145 milioni di kg contro le medie
storiche di 200 milioni) a causa del clima pazzo, dal maltempo
alla siccità, senza dimenticare gli effetti della Xylella che
dopo Lecce sta intaccando il patrimonio olivicolo di Brindisi".
È quanto emerge da un'analisi di Coldiretti Puglia, divulgata in
occasione dell'apertura dei frantoi ad Andria (BAT),
nell'azienda Antico Frantoio Muraglia, con la trasformazione
delle olive in extravergine.
"Ad influenzare la stagione olearia - evidenzia Coldiretti -
l'assenza di piogge e la siccità che ha colpito il polmone
olivicolo del Paese, la Puglia, regione che produce la metà del
prodotto italiano, dove sono raddoppiati i costi per irrigare e
garantire olive di qualità. Nonostante l'incremento produttivo a
doppia cifra rispetto allo scorso anno, frutto di un concreto
miglioramento di alcune aree (con punte del +40%) compensato al
ribasso da altre zone, in generale la produzione pugliese
resterà ben distante dagli standard tipici delle annate di
carica con 145 milioni di chilogrammi contro le medie storiche
di 200 milioni di kg".
"Non accetteremo alcuna speculazione sui prezzi dell'olio che
è di eccezionale qualità", afferma il presidente di Coldiretti
Puglia, Savino Muraglia, "perché i costi di produzione sono più
che raddoppiati con pesanti ripercussioni sugli operatori seri
della filiera, frantoi e produttori, che devono vedersi
riconosciuto il loro lavoro con remunerazioni giuste". La
crescita dei prezzi del petrolio ha contagiato l'intera economia
- sottolinea la Coldiretti Puglia - facendo aumentare anche i
costi delle imprese: con l'avvio delle operazioni colturali gli
agricoltori sono costretti ad affrontare rincari fino al 50% per
il gasolio necessario per le attività di raccolta con i mezzi
agricoli, per l'acquisto dei fertilizzanti, delle macchine
agricole e dei pezzi di ricambio per i quali si stanno
verificando addirittura preoccupanti ritardi nelle consegne,
mentre durante l'estate con quattro mesi di siccità perdurante
sono lievitati i costi per l'irrigazione.
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