(di Isabella Maselli) (ANSA) - BARI, 9 GIU - Reflui vegetali trasformati in bioplastica. E' l'idea innovativa della società EggPlant, con sede legale a Polignano a Mare e base operativa nei laboratori dell'Università del Salento a Lecce. Un progetto di ricerca che ha consentito ai professionisti di EggPlant di guadagnare numerosi riconoscimenti negli ultimi tre anni, partendo da quello dei Principi Attivi nel 2012 della Regione Puglia a Make a Change 2013 (come Best 2013 Italian social business), passando per le finali di competizioni come l'Intel Business Challenge Europe 2013 e la Global Impact Competition 2013, oltre al Premio EdisonStart e, ultimo in ordine di tempo, il Best Bioeconomy Business Idea nell'ambito del Global Social Venture Competition in California (nel febbraio scorso).
Riconoscimenti che premiano il loro lavoro di ricerca, che punta a riciclare le acque di vegetazione, gli scarti della produzione di olio, per generare plastica biodegradabile ed estrarre elementi di valore come zuccheri e polifenoli. EggPlant si ispira ai principi della Blue Economy e della Biomimetica, secondo cui lo sviluppo di prodotti, processi e tecnologie prende spunto dalla natura e dagli ecosistemi in cui non esiste il concetto di rifiuto. Due i brevetti depositati fino ad oggi.
Il primo relativo alla produzione di una crema da utilizzare come base per prodotti cosmetici, l'altro per la creazione di un film destinato ai teli per l'agricoltura o all'industria del confezionamento. Adesso Domenico Centrone, ingegnere gestionale, Vito Carofiglio, biologo, e Paolo Stufano, chimico, stanno lavorando al loro terzo brevetto, che sarà depositato nei prossimi mesi e del quale, fino ad allora, non si potrà conoscerne il contenuto. "Tutto nasce dall'idea di utilizzare risorse con il minor impatto ambientale. - spiega Domenico Centrone - Siamo partiti dal refluo con l'obiettivo di metter a punto una tecnologia da utilizzare poi in diversi ambiti di applicazione". Quello che praticamente fanno è filtrare le acque, estrarne elementi quali zuccheri e proteine e darli in pasto a batteri che, in un processo di fermentazione, danno vita a biopolimeri: polveri bianche e inodori totalmente biocompatibili e biodegradabili. La teoria c'è. La sperimentazione è già stata fatta. La tecnologia è pronta. Ora EggPlant è alla ricerca di finanziamenti per costruire un impianto pilota che consenta di fare di tanta ricerca un risorsa per l'ambiente, per la società, per l'economia pugliese. I tre professionisti di EggPlant si sono specializzati all'estero, con borse di studio e di ricerca nelle più grandi università del mondo, ma hanno poi scelto di tornare in Puglia. "Questa terra ha un grande potenziale non sfruttato - spiega Domenico Centrone - e il nostro obiettivo è trattare i rifiuti dell'industria olearia, che in Puglia rappresenta una delle maggiori attività produttive, per realizzare prodotti che abbiano tre impatti positivi: ambientale, sociale ed economico". (ANSA).