Oltre duemila parti in meno di un
anno: all'Ospedale "Di Venere" di Bari è stata superata per la
prima volta una soglia simbolica, 2.021 nati in 344 giorni per
l'esattezza, che ne fa uno dei Punti nascita più attivi non solo
della ASL Bari ma anche di Puglia. Tanto da far dire al
direttore di Ostetricia e Ginecologia, prof. Mario Vicino, che
"almeno qui il calo demografico non si avverte affatto".
Non è però una questione meramente statistica - sottolinea una
nota - quanto il risultato di un'attività complessa che conduce
per mano prima le future mamme e poi i nascituri: ogni servizio
è pensato per il loro benessere per rendere l'esperienza della
nascita davvero un "lieto evento".
Il "Di Venere", recentemente confermato nella rete nazionale
degli Ospedali Bollino Rosa della Fondazione Onda, si è distinto
per la validità del percorso nascita che ha il suo punto di
riferimento proprio nell'unità operativa di Ostetricia e
Ginecologia. "Abbiamo raggiunto in un lustro - spiega ancora
Vicino - il decremento di quasi 16 punti percentuali sul totale
dei tagli cesarei, scesi dal 49,3 al 33,8%, e altri 18 punti -
dal 38,7 al 20,8,% - sui tagli cesarei depurati, cioè parti in
cui il nascituro si presenta in posizione cefalica, rientrando
così pienamente nelle soglie ottimali previste da Agenas". Il
dato più evidente è la progressione delle nascite, con una
crescita del 43,3 per cento dal 2016 ad oggi. L'Unità operativa
è dotata di 28 posti letto ordinari, più due di Day Hospital,
oltre a cinque box per il parto, quattro posti post-partum e una
sala operatoria dedicata. L'organico è forte di 21 medici,
compreso il direttore, 15 infermieri e 24 ostetriche, più una
decina di ausiliari e il personale Sanitaservice di supporto.
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