Fiorello non ha fatto in tempo ad aprire il festival di Sanremo che viene interrotto da un uomo che è riuscito a eludere i controlli e a salire sul palco dell'Ariston. "Sono due mesi che cerco un contatto con il procuratore della Repubblica", ha detto prima di essere interrotto e portato via. "Faccio il Pippo Baudo della situazione", ha detto Fiorello che non si è perso d'animo, prima di aggiungere "lo sapevo che non ci dovevo venire".
"E' bene che si comincino a risolvere i problemi delle persone. Non è che devono venire qua a Sanremo... Quando uno è disperato fa anche di più", ha detto poi Fiorello, riferendosi all'incursione.
Battute a raffica, sul presidente turco Erdogan "che sta venendo a Sanremo perché ha saputo che ci sono 1300 giornalisti liberi", sul "toy boy di Orietta berti", evidente allusione al candidato premier M5S Di Maio, "e se vince il vertice Rai va a casa", sul "canone che pagano tutti perché sta in bolletta, e se staccano la corrente non si vedono Netflix e Sky". Il ciclone Fiorello travolge l'Ariston, in apertura della prima serata del festival diretto da Claudio Baglioni. "Buon Sanremo 1918", è la chiusa.
"Ci sono le elezioni, c'è la par condicio", avverte Fiorello tornato sul palco. "Chi se ne frega", replica Baglioni. "Chi se ne frega", dice a sua volta Fiorello. Ma poi inscena una gag con il pubblico, invitandolo ad indicare, con il gioco 'su le mani, giù le mani', per chi voterà il 4 marzo. "Chi voterà Pd? Su le mani! Chi voterà Cinque Stelle? Su le mani! E chi il centrodestra, Berlusconi e compagni? Orfeo, - dice rivolto al dg Rai in platea - tu non puoi alza' la mano tre volte. E poi chi voterà Liberi e belli, quelli dello shampoo, scusate Liberi e uguali, quelli di Grasso? O la Lega... Venerdì viene qua Salvini...".
La punta massima di ascolti in valori assoluti di tutto il festival sono i 17 milioni 171 mila spettatori fatti registrare durante la prima puntata da Fiorello.
