Disgelo tra Regione e Salvatore Usala sui fondi per i disabili gravi: decisivo l'incontro questo pomeriggio a Capoterra tra il presidente Francesco Pigliaru, l'assessore della Sanità Luigi Arru e il segretario del comitato 16 novembre, leader delle lotte dei malati di Sla. "Siamo molto soddisfatti - ha detto all'ANSA Giuseppina Vincentelli, moglie di Usala- il presidente ha garantito che presto si troverà una risposta a tutte le richieste". Contento anche lo stesso Usala. Il faccia a faccia è durato circa un'ora. E sono stati toccati tutti i punti della piattaforma predisposta da Usala. Gli argomenti trattati: approvazione immediata del bando formativo per i caregiver, coloro che prestano assistenza, delibera urgente di proroga al 31 dicembre della legge 162 per il sostegno ai disabili con nuovo bando per consentire ai comuni di avviare i nuovi accessi entro luglio. E poi si è parlato di fondi: le richieste riguardano sia una delibera immediata per stanziare 4,6 milioni di fondi nazionali per integrare i progetti della 162. Sia un emendamento al bilancio con trasferimento di 10 milioni dalla sanità al progetto Ritornare a casa. Tutto questo per adeguare- chiede Usala- lo stanziamento ai bisogni reali. E cioè a quanto è stato speso nel 2014. Le battaglie non sono finite: Usala il 17 giugno sarà a Roma per un presidio per combattere ancora per diritti e fondi per i disabili gravi. "C'è sempre stata collaborazione tra la Regione e il Comitato 16 novembre, la visita di oggi a casa di Salvatore Usala ha riportato il dialogo su un piano di confronto sereno sui contenuti e son soddisfatto del fatto che i toni si siano decisamente ridimensionati". Questo il primo commento dell'assessore della Sanità Luigi Arru, uscendo dall'incontro a tre con il Presidente Francesco Pigliaru e il segretario del Comitato che rappresenta i malati di Sla. "Ho ribadito che è nostra intenzione fare un'analisi approfondita per ciò che concerne la cosiddetta legge 162 - ha detto l'assessore Arru - per valutare l'appropriatezza - e non fare tagli - dei 38 mila piani personalizzati. Questo perché la misura così come applicata oggi appare più un sostegno al reddito che un reale supporto alle necessità del malato". Il titolare della Sanità ha inoltre fatto presente come resti aperta la possibilità di estendere anche ai malati meno gravi, non solo ai gravissimi, parte del fondo nazionale della non autosufficienza. E sul "Ritornare a casa" l'assessore Arru ha riaffermato la volontà di valutare la possibilità di allargare la platea dei beneficiari per questo progetto.
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