Una Lazio leggermente meno frizzante del solito basta e avanza per fare un sol boccone del Cagliari, da pochi giorni nelle mani di Diego Lopez e visibilmente in crisi d'identità dopo il cambio in panchina. La Lazio non va troppo per il sottile e chiude già nel primo tempo i conti, portandosi sul 2-0, mentre in apertura di ripresa le reti diventeranno tre, prima di lasciare un po' di spazio all'ordinaria amministrazione. Troppa Lazio, anche se non proprio al top - a causa dei troppi impegni - per un Cagliari che ha obiettivi diversi dagli avversari e dovrà al più presto ritrovarsi, se non vuole sprofondare in B. I sardi si sono visti annullare un gol per tempo, tuttavia il verdetto dell'Olimpico non è mai stato in discussione. La partita si mette subito in discesa per la Lazio, dopo un inizio a tutta del Cagliari, alla conclusione al 40" con Sau. La Lazio sfiora il gol con Luis Alberto e lo trova al 7' con Immobile, steso dall'uscita a scoppio ritardato di Crosta (stessa dinamica del rigore guadagnato da Ciro contro la Juve, ma sul lato opposto). Il re dei bomber di A è implacabile: siluro d'interno destro e pallone nell'angolo alla destra del portiere. Il gol dovrebbe esaltare la capacità di catapultarsi negli spazi dei giocatori della Lazio che invece subiscono una specie di narcosi da 1-0, finendo per subire la reazione confusa del Cagliari. I sardi non sono un progetto tattico e si vede, però ci mettono tutto l'impegno possibile per rimediare allo svantaggio. La fase difensiva è quella che è, pertanto anche al cospetto di una Lazio un po' appannata i rischi non mancano.
L'impegno del Cagliari sembra essere premiato al 20', quando una conclusione di Ionita viene deviata da Bastos sui piedi di Farias, che insacca con un bel diagonale. Il fuorigioco del giocatore rossoblù è talmente impercettibile da richiedere l'intervento della Var. Pairetto fischia la punizione per la Lazio e niente sogni di gloria per i cagliaritani. Che, però, non mollano e al 25' ci provano ancora con Ionita: Strakosha para. Al 41' la Lazio chiude i conti: Lulic taglia l'area da sinistra a destra e pesca il testone di Marusic che controcrossa verso Immobile, reattivo e implacabile ad anticipare Crosta e a firmare - sempre di testa - il 2-0. Nel finale di tempo una punizione di Joao Pedro sfiora di pochissimo il palo.
Nella ripresa la Lazio apre con il tris di Bastos, che insacca una punizione telecomandata di Luis Alberto, poi tira i remi in barca e lascia giocare il Cagliari che di idee, però, non ne possiede molte. Anzi. Fra i sardi entra anche Paoletti, per dare peso all'attacco, ma per i padroni di casa sarà un gioco da ragazzi conservare il triplo vantaggio. Nel finale Milinkovic-Savic potrebbe calare il poker, dopo che Barella aveva colpito la traversa interna per i sardi e Paoletti aveva insaccato da posizione irregolare. Non cambia nulla, però.