Il Retablo di Tuili restaurato torna nella sua sede originaria, la parrocchiale di San Pietro, nel paese della Marmilla. Composto tra il 1489 e il 1500, l'olio su tavola attribuito al Maestro di Castelsardo è tra le opere più significative del Rinascimento in Sardegna.
Il polittico, fiore all'occhiello dell'arte pittorica a soggetto religioso dell'epoca, è stato riportato al suo antico splendore grazie al progetto "Restituzioni", un programma di salvaguardia e valorizzazione che Intesa Sanpaolo conduce dal 1989 a favore del patrimonio artistico nazionale. Il restauro è stato affidato alla ditta Annalisa Deidda di Elmas con la direzione della storica dell'arte Maria Passeroni, della Soprintendenza Archeologia per la Città Metropolitana di Cagliari e le Province di Oristano e Sud Sardegna.
"Il Retablo di Tuili rappresenta l'apice della cifra stilistica dell'artista", sottolinea Passeroni. Alcune indagini diagnostiche sono ancora in corso e daranno daranno un contributo fondamentale per lo studio critico dell'opera e della figura dell'autore, rimasta a oggi avvolta nell'anonimato. Dopo il restauro, il Retablo è stato esposto da marzo a fine settembre a Torino alla Reggia di Venaria Reale all'interno di una mostra di opere restaurate e accanto ai grandi nomi come Tiziano o Tintoretto.
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