Il nubifragio tra mercoledì e giovedì scorsi nel sud Sardegna ha causato danni a ponti, strade primarie e viabilità secondaria, aziende agricole e in generale ad un territorio che va ben oltre gli otto Comuni più colpiti. "Complessivamente si parla di svariate decine di milioni di euro di danni", dice all'ANSA l'assessore regionale dei Lavori Pubblici, Edoardo Balzarini.
In alcuni centri si potrebbe arrivare anche a 10mln e il conto, anche se a spanne, è presto fatto: i danni stimati vanno dai 70 ai 100 milioni di euro. Il calcolo reale verrà fatto a seguito delle richieste che arriveranno dai territori - precisa Balzarini - la Giunta ha definito tutto nella delibera della scorsa settimana. I Comuni stanno inviando le dichiarazioni di stato di emergenza e contestualmente hanno attivato le procedure per raccogliere le richieste danni. Il tutto passerà attraverso la Protezione civile, e in tempi brevi attendiamo la declaratoria nazionale".
"Un intero territorio è stato devastato - spiega l'assessore - nella delibera abbiamo inserito i primi otto Comuni, quelli più colpiti, ma questo elenco potrebbe essere più lungo. Al momento si tratta di Cagliari, Capoterra, Assemini, Decimomannu, Uta, poi i Comuni della Città Metropolitana, Castiadas, Muravera, San Vito e Tertenia. Le amministrazioni sono state pronte nella reazione: abbiamo trovato uffici comunali operativi anche durante l'emergenza e non solo dopo. Abbiamo chiesto loro di verificare lo stato dell'arte e di indicare le situazioni più urgenti".
ANAS, RIAPRE STATALE 195. Riapre nel pomeriggio di martedì 16 la statale 195 Sulcitana da Cagliari a Capoterra, chiusa per crolli in più punti a seguito dei nubifragi che hanno colpito il sud Sardegna tra mercoledì e giovedì scorsi. Lo annuncia l'Anas ch ha ripristinato la strada in tempo record, mantenendo gli impegni con la Regione.
COLDIRETTI, DANNI IN AZIENDE PER 5 MLN - Ammontano a oltre 5 milioni di euro i danni causati dall'alluvione di mercoledì alle aziende agricole della Sardegna. E' una prima stima che scaturisce dai dati raccolti da Coldiretti Cagliari. "E' un dato ancora parziale, in aggiornamento - spiega il presidente provinciale Giorgio Demurtas -. Purtroppo i danni sono ingenti e non è possibile stabilirne l'entità in pochi giorni. Basti solo dire che circa 20 allevatori da mercoledì non raggiungono i propri ovili e non sanno se troveranno tutti gli animali". I comuni colpiti sono soprattutto quelli di Capoterra, Uta, Assemini e Sestu nel basso Campidano dove la forza dell'acqua ha travolto strade, recinzioni e allagato i campi coltivati a ortaggi e alcune serre.
Molti danni si registrano anche nel Sarrabus e in particolare nei Comuni di San Vito, Muravera, Castiadas e Villaputzu. Qui oltre ai 20 allevatori di capre impossibilitati ad arrivare ai propri ovili per assenza delle strade travolte dai fiumi in piena, ci sono centinaia di ettari di agrumeti devastati. Alberi con i frutti quasi pronti che sono stati allagati, alcuni sradicati, altri piegati e tantissimi ricoperti di pietrame e altri detriti trascinati dall'acqua.
A valle si sono contano alcuni animali morti e di altri (bovini, suini e pecore) non si hanno tracce da mercoledì. Alcune vigne hanno subito anche danni strutturali. Ci sono poi perdite in alcuni alveari, terreni coltivati a cereali dilavati cosi come dei medicai, e anche diversi ettari di pascolo si sono straformati in delle pietraie. "Perdite si registrano anche in altri comuni limitrofi - fa sapere il direttore di Coldiretti Cagliari Luca Saba -. Insieme ai soci stiamo cercando di costruire una stima dei danni ed intanto affrontiamo anche le emergenze. C'erano diversi ovili e case rurali senza corrente elettrica, altri irraggiungibili per l'assenza delle strade. Da un prima stima emerge che i danni sono ingenti e purtroppo siamo consapevoli che nei prossimi giorni potrebbero anche aumentare".
REPORT DANNI SUBITI ENTRO IL 19 OTTOBRE - La Regione Sardegna ha iniziato le operazioni di censimento dei danni causati dall'alluvione del 10-11 ottobre 2018 per determinare le risorse necessarie per far fronte ai danni, da chiedere al Governo con l’attivazione del Fondo emergenze nazionali. Entro il 19 ottobre i Comuni dovranno stimare i danni causati a infrastrutture e immobili pubblici. Entro la stessa data dovranno essere fornite le prime indicazioni sul numero di abitazioni private, attività economico-produttive e agricole danneggiate, ricadenti nel territorio del comune di Cagliari. lo annuncia il sindaco della città metropolitana di Cagliari, Massimo Zedda.
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