Lutto cittadino in tre comuni, domani, per i funerali di Manuel Careddu, il 18enne di Macomer ucciso barbaramente da un branco di giovanissimi, due dei quali minorenni, la notte dell'11 settembre scorso sulle sponde del lago Omodeo, e poi sepolto in un terreno alla periferia di Ghilarza, dove un mese dopo il delitto è stato scoperto dai carabinieri. Lo hanno proclamato i sindaci di Ghilarza, Macomer e Abbasanta.
"L'amministrazione ha deciso ciò considerato che il grave fatto di sangue ha colpito molto profondamente la comunità - scrive nell'ordinanza il primo cittadino di Ghilarza Alessandro Marco Defrassu - raccogliendo la spontanea partecipazione dei cittadini e degli amministratori pubblici, per manifestare in modo tangibile e solenne la condivisione del dolore della famiglia e dell'intera cittadinanza per questa tragedia". I funerali saranno celebrati domani alle 15.30 a Macomer nella chiesa della Madonna Missionaria.
Non si è invece tenuta l'udienza prevista davanti ai giudici del Riesame per i due 17enni, un ragazzo e una ragazza, arrestati l'11 ottobre insieme altri tre del branco, i ventenni Christian Fodde, Matteo Satta e Riccardo Carta. Sono tutti di Ghilarza e accusati di concorso in omicidio, aggravato dalla premeditazione e dai futili motivi, e di occultamento di cadavere.
Gli avvocati Gianfranco Siuni e Giancarlo Frongia, che difendono i due 17enni, hanno preferito rinunciare per una precisa scelta difensiva. Nel frattempo, proseguono gli accertamenti dei carabinieri per 'cristallizzare' la posizione dei singoli arrestati. Accertamenti che pochi giorni fa hanno portato in carcere un sesto giovane, Nicola Caboni, 19 anni di Ghilarza, per aver avuto un ruolo nell'occultamento del corpo di Manuel.
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