Si aprirà il 22 marzo 2019 davanti ai giudici della seconda sezione penale del Tribunale di Cagliari, il processo ai sette imputati finiti nell'inchiesta sull'incidente del 19 gennaio 2016 tra due treni della metropolitana di superficie del capoluogo: 85 passeggeri sui 150 a bordo rimasero feriti.
La gup Cristina Ornano ha accolto la richiesta di rinvio a giudizio formulata dal pm Guido Pani con le accuse, a vario titolo, di disastro ferroviario e lesioni colpose. Andranno a processo i due macchinisti Fabrizio Vilia e Mauro Angioni (quest'ultimo rimasto gravemente ferito), l'addetto ai controlli del traffico Roberto Randaccio, il direttore di esercizio di Metrotranvie Carlo Ornano e il direttore di esercizio ferroviario Franco Lai, quindi i due dirigenti dell'Arst, la società che gestisce la metro leggera, Walter Arru e Sergio Romoli.
In sede di udienza preliminare nessuno dei sette imputati ha chiesto riti alternativi. Gli avvocati difensori si sono battuti per ottenere il non luogo a procedere, ma la giudice ha deciso per il processo. Secondo l'accusa, all'origine della collisione, avvenuta alle 8 del mattino su un binario unico, ci sarebbero state mancate prescrizioni e violazioni dei regolamenti, indicazioni "inidonee" e assenza di vigilanza "sul rispetto delle modalità di esercizio" da parte "del personale".