Settimo giorno con le tende sotto il Consiglio regionale per i dipendenti dell'Aias che rivendicano cinque stipendi arretrati e "i crediti che l'Associazione vanta nei confronti della Regione, ovvero 8,3 milioni come stabilito da una sentenza della Corte d'Appello di Cagliari, Sezione di Sassari".
Questa mattina una nuova protesta rumorosa: un centinaio di manifestanti battono sui tamburi, soffiano nei fischietti e bloccano il traffico sulla via Roma, in attesa dell'esito del confronto in piazza Palazzo convocato dalla Prefetta Romilda Tafuri e al quale partecipano tutte le parti coinvolte: Assessorato alla Sanità, Azienda per la tutela della Salute, l'Associazione italiana spastici, i sindacati Ugl, Fials, Isa, Confintesa, Css e il Comitato spontaneo dei lavoratori.
Secondo le sigle, il pagamento degli otto milioni consentirebbe ad Aias di corrispondere le retribuzioni arretrate. Non solo: in questo modo si riaprirebbe la partita della convenzione revocata all'associazione lo scorso luglio. Al suo posto la Regione ha costituito una società in house con cui intende sostituire l'Aias a partire dall'1 gennaio prossimo.
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