Celebrare in Sardegna le amministrative il 26 maggio in concomitanza con le europee sarà difficilissimo, se non impossibile. Le forze politiche del centrosinistra possono così rifiatare e prendersi qualche giorno in più per fare sintesi al proprio interno e individuare un candidato sindaco condiviso per il Comune di Cagliari. Se non riuscissero a trovare un accordo le primarie diventerebbero una tappa obbligata. Per Campo Progressista Sardegna è già in pista Francesca Ghirra, assessora all'Urbanistica nella Giunta Zedda e candidata più votata nel capoluogo in occasione della tornata del 2016. Ghirra potrebbe diventare così la prima donna sindaca nella storia di Cagliari.
Ad ogni modo, se si andrà o meno a primarie non sarà deciso in queste ore. Proprio perché non più impellente, il vertice inizialmente programmato per oggi è slittato. Probabilmente - apprende l'ANSA - a mercoledì o giovedì. Per il Pd è già sceso in campo il consigliere comunale Matteo Lecis Cocco Ortu. Ora però che la necessità di organizzare le primarie in tutta fretta è scongiurata, i democratici si prenderanno tutto il tempo di cui hanno bisogno per cercare una figura condivisa al proprio interno.
Qualcosa si muove anche in area centrodestra. I Riformatori hanno ufficializzato il nome di Giorgio Angius come candidato per Palazzo Bacaredda. Fratelli d'Italia potrebbe schierare il consigliere regionale Paolo Truzzu, per Forza Italia resta in campo l'ipotesi Alessandra Zedda, mentre la Lega potrebbe avviare un percorso condiviso con il Psd'Az. Se anche in questo caso non si raggiungerà l'intesa su un nome, si potrebbe profilare l'ipotesi primarie. Tornando alle scadenze, saltando l'appuntamento del 26 maggio, la prima data utile per le amministrative sarebbe il 16 di giugno. In poco più di un mese i cittadini potrebbero essere chiamati a votare quattro volte: per le europee, per le primarie, per le comunali e per gli eventuali ballottaggi.
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